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Inside Out 2, l’Ansia vince

Non sei abbastanza.” Quante volte abbiamo ripetuto questa frase a noi stessi? Quante volte ci siamo sentiti imperfetti, sbagliati, fuori luogo o di troppo?
Se la risposta è “spesso”, non puoi perderti il nuovo ed emozionante film “Inside Out 2”, sequel del celebre successo del 2015 targato Disney Pixar ed attualmente visibile in tutte le sale cinematografiche italiane.

La Riley che avevamo imparato a conoscere nel capitolo precedente, è definitivamente cambiata: ha compiuto tredici anni e sta entrando nella delicata fase dell’adolescenza, un’età difficile e di profondi turbamenti.

 

Ecco, allora, che al vecchio gruppo composto da Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura si aggiungono nuove emozioni: tra queste spicca Ansia, la vera protagonista del film.

La rappresentazione di Ansia è sin da subito fuori dagli schemi. Inizialmente, infatti, non è presentata come un’emozione negativa: è Ansia che permette a Riley di impegnarsi per raggiungere i propri obbiettivi, di calcolare e considerare le conseguenze delle proprie azioni, di mettersi alla prova con grinta e determinazione. Durante il corso del film, tuttavia, Ansia assume sempre più controllo sulle azioni di Riley, suscitando nella protagonista la convinzione di “non essere mai abbastanza” e che, solo ottenendo di più, riuscirà  allora a considerarsi meritevole di amore e ad essere felice.

Inside Out è, anche, uno splendido omaggio all’unicità e all’interiorità personale. Ognuno di noi è sfaccettato e multiforme, composto con pennellate di colori diversi come le varie emozioni che proviamo nella nostra vita. In una società che sembra imporre sempre di più l’ideale di una perfezione irraggiungibile, Inside Out 2 ricorda, ai bambini e ancora di più agli adulti, la bellezza dell’essere imperfetti e dell’essere umani.

Articolo di Arianna Gnasso