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L’indie non è più di spaccatura, ma Post Mortem attraversa gli schemi con stile

Noi di Radio Kaos siamo arrivati in ritardo. Il disco è uscito il 10 aprile, e sì, nel tempo digitale tre settimane sono un’era geologica. Ma Post Mortem è un lavoro che si prende il suo tempo, che non cerca il clamore dell’uscita a sorpresa per farsi notare, ma piuttosto per lasciare sedimentare. E allora questa recensione, fuori tempo massimo, forse è perfino più giusta così.

Un indie che cambia pelle

L’indie non è più di spaccatura. È diventato una forma, un codice, un’attitudine che non sorprende più, ma che può ancora dire molto — se maneggiata con consapevolezza. Ecco, Post Mortem non vuole rompere gli schemi, ma li attraversa con stile. Lo fa con la stessa lucidità, lo stesso minimalismo e la stessa malinconia con cui I Cani ci avevano già abituati, ma stavolta con una maturità diversa. Più asciutta, più consapevole, forse anche più disillusa.

Post Mortem, un Glamour cresciuto

Molti fan lo hanno detto subito: Post Mortem ricorda Glamour, il disco del 2013 che aveva segnato una svolta nell’estetica de I Cani. E in effetti le linee ci sono tutte: le progressioni sintetiche, i testi taglienti ma essenziali, quella sensazione di stare sempre un passo indietro, ma in realtà vedere tutto più chiaramente. È come se Post Mortem fosse un Glamour cresciuto, invecchiato bene, che ha smesso di voler cambiare il mondo ma continua a raccontarlo come pochi altri sanno fare.

I Cani, fedeli alla linea

Il disco è fedele. Non solo al suono, ma a un modo di guardare il presente che I Cani non hanno mai abbandonato. Un presente frammentato, sfuggente, fatto di dettagli minuscoli ma carichi di significato. Qui non c’è spettacolo, non c’è artificio: c’è un autore che torna dopo anni senza la pretesa di insegnare nulla, ma con la voglia di esserci. Di dire ancora qualcosa. E lo fa benissimo.

Non cambierà le regole del gioco, Post Mortem. Ma è uno di quei dischi che ti fanno venire voglia di rigiocare. E, in questi tempi, è già tantissimo.

post mortem
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