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MURUBUTU Live, Intervista a Radio Kaos Italy!

Alessio Mariani, in arte Murubutu, nasce a Reggio Emilia nel luglio del ’75; rapper, cantautore e docente, è dal primo aprile in tour con il suo nuovo album “Storie d’amore con pioggia e altri rovesci e temporali”.
Radio Kaos Italy ha avuto l’opportunità di intervistarlo in occasione della sua seconda tappa, il 2 aprile, presso il locale notturno Largo Venue a Roma.
“Piacere, io sono Sabrina di Radio Kaos Italy, siamo qui con Alessio Mariani, in arte Murubutu, insegnante, rapper e cantautore.
Partiamo dall’inizio, come hai approcciato al mondo della musica?”
– “Buongiorno, dunque io ho sempre avuto una grande passione per la musica; conta che ho cominciato ad ascoltare seriamente musica negli anni ’80, che era un periodo di grandi correnti musicali e cambiamenti. Vengo un po’ da quel periodo intenso di ricerca e poi – possiamo dire – che non sono un figlio d’arte; ho provato a fare un po’ di accademia e mi hanno mandato via dicendomi che non era il mio, poi ho scoperto l’hip-hop , ho perseguito il sogno e in un modo o nell’altro l’ho realizzato…”

“Ma adesso parliamo del nuovo album, <<Storie d’amore con pioggia e altri rovesci e temporali>>”
– “Il nuovo album è un concept album, come i precedenti; questo è incentrato sul tema della pioggia, utilizzato come medium strategico perché poi in realtà si trattano anche altri temi come quello del tempo, dello spazio e quello del viaggio spazio-tempo.”

“Hai un pezzo preferito?”
– “Certamente, a me piace <<il migliore dei mondi>>, anche perchè ha all’interno la volontà di evolvermi, anche musicalmente; poi anche <<multiverso>> che è un pezzo fresco in cui non faccio morire nessuno (ride)”

“E che mi dici del mio pezzo preferito, Markus e Ewa?”

– “E’ un dei miei pezzi classici in cui io metto in primo piano il rapporto tra l’individuo e il contesto storico; la novità è che nemmeno qui muore nessuno.”

“In quanto ai feat, ho visto che ci sono dei grandi elementi della scena rap italiana: Rancore, Inoki, Claver Gold e tanti altri…”
–  “Si ho fatto tantissimi feat; Rancore lo stimo molto, è un poeta e grande visionario, motivo per cui lo volevo assolutamente nell’album e il pezzo fatto con lui è assolutamente calzante perché è perfettamente nelle sue atmosfere.
Mattak è un giovane talento, che era con me nella prima tappa del tour a Bologna. Lanfranco – Moder – è un amico di vecchia data e artista che stimo, quindi è un altro rapper che doveva esserci; anche Inoki, con cui ho fatto uscire un solo altro pezzo insieme, è un’icona e grande pioniere di tutte le scene d’Italia.”

“Quindi ti sei divertito nel realizzare questo album?”
– “Si, mi sono divertito, anche se è stato un album difficile per me perchè ho cercato di cambiare delle cose ed uscire dalla mia comfort-zone e quindi questa cosa ha significato sforzarmi di più, informarmi di più, sviluppare competenze musicali che non avevo.”

“Una curiosità per tutti i tuoi fans: tre cose che adori fare durante la tua fase creativa”
– “Mi da molta ispirazione leggere; mi piace farmi commuovere dalla musica, sono le scintille da cui poi inizio a creare e poi mi piace tantissimo la fase in cui ho steso il testo e lo devo rifinire e abbellire, e lo adoro perchè è la fase più creativa in assoluto.”

“Qualche progetto per il futuro di cui ci puoi parlare?”
– “Voglio prima di tutto godermi il tour estivo, e poi far partire qualche altri progetti di tipo letterario, sullo stile di INFERNVM e lavorare a qualche altra cosa di non strettamente musicale, al fine di avvicinare ancor di più le nuove generazioni alla letteratura e alla cultura in generale.”
“Questo direi che già lo fai ed è stupendo che tu voglia intensificare ancor di più questo punto.”
– “Si, ci tengo molto, anche perchè mi sono arrivati molti feedback per quanto riguarda i contenuti della mia musica, reputati utili e che rimangono anche a livello culturale; questo non può che farmi piacere e quindi proseguo anche su questo punto”

 “Bene, io ti ringrazio per la bella chiacchiera e per averci concesso l’intervista! Buon concerto!”
– “Grazie mille a voi e buon proseguimento”
A cura di Sabrina Abdelhamid Serra.