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The Bikeriders: sporchi, brutti e cattivi

The Bikeriders” è la nuova fatica di Jeff Nichols, presentato in anteprima il 10 giugno al The Space Cinema Moderno di Roma e presto disponibile nelle sale a partire dal 19 giugno.

La pellicola è un adattamento del fotolibro di Danny Lion del ’68 in cui si racconta l’ascesa e la caduta di uno dei più istituzionali motorcycle club della storia, gli Outlaws.

La storia è quella del suo fondatore Johnny (Tom Hardy) e dei primi membri del club, tra cui Benny (Austin Butler), attraverso la loro vita da fuorilegge. I protagonisti sono un gruppo di ragazzi provenienti dalle più diverse condizioni, uniti dalla comune passione per le due ruote e legati dal rispetto per i valori del club.

Il film racconta come in queste organizzazioni, almeno inizialmente, ciò che unisse i vari membri fosse una forte solidarietà, un senso di famiglia e di integrazione che non erano riusciti a trovare prima nella vita di tutti giorni.

Questo poteva sicuramente essere un taglio molto interessante da approfondire, ma è stato trascurato a causa nella natura documentaristica del film.

Purtroppo durante la visione si ha la percezione che alcuni personaggi non si riescano a conoscere, non si ha modo di entrare in contatto con le loro motivazioni o i loro ideali, e ciò estranea da un mondo che già, per motivi sociali e geografici, ci risulta lontano.

Sicuramente mostrare i motociclisti come “belli e dannati” può aiutare a vendere i biglietti, eppure, per quanto la messa in scena sia coinvolgente, la poca introspezione lascia l’ amaro in bocca di non essere mai  completamente catturati da questo universo a noi sconosciuto.

 

Articolo di Giuseppe Graziani 


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