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Il Commento della Settimana, a cura di Kaos Letterario.

Il Commento della Settimana, a cura di Kaos Letterario.
“Le Premier Ministre” da qualche giorno ha per la Francia il volto di Gabriel Attal e non è un nome a caso, non è un volto qualunque e probabilmente ci sarà un prima e un dopo questa scelta, almeno questa è la storia che racconta il mainstream.
 Già ministro dell’educazione, esordisce giovanissimo nel mondo della politica; si schiera contro il bullismo di genere, liberista e celebre per aver vietato l’abaya (tipico abito musulmano) nelle scuole pubbliche.
 Quindi cosa ha di così epocale la nomina del bravo scolaro da parte di Macron? Nulla, o meglio nulla di eclatante tranne la giovanissima età.
 Molto semplicemente è una, anche abbastanza scontata, operazione di Clean-Washing da parte di Macron per rilanciare la sua immagine dopo le poco apprezzate riforme su pensioni ed immigrazione.

 E allora ci troviamo a commentare un evento, costruito per stupire il pubblico ma che abbiamo già visto, eppure anche conoscendo

i trucchi, anche avendo visto la soluzione, anche se il mago non è più un mistero, ci abbaglia.

Restiamo burattini. Abbiamo distolto lo sguardo da Mangia Fuoco, guardiamo ma non osserviamo, applaudiamo il progresso senza chiederci cosa ci faccia davvero progredire, senza vedere che camminiamo da anni ma siamo sempre nella stessa posizione, nel solito posto, fermi.
A cura di Michele Piramide da Kaos Letterario.