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Ultimi crepuscoli sulla terra

Al Teatro Vascello è andato in scena fino al 12 maggio Ultimi crepuscoli sulla terra, una pièce liberamente ispirato agli scritti di Roberto Bolaño , diretta da Fabio Condemi, che ha coinvolto gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” . 

Lo spettacolo affronta i temi della morte e della violenza (per lo più sessuale) avvalendosi di una diffusa estremizzazione delle passioni, eppure, grazie ad una scelta registica accattivante, che utilizza riprese e proiezioni live e ingegnose mosse illuminotecniche (per non parlare dell’ottima interpretazione di tutti gli attori in scena), in un primo momento lo spettatore viene coinvolto, ma non accompagnato fino alla fine.

Sul palco sembrerebbe non esserci una vera e propria storia con uno sviluppo da seguire. Tutto ciò che viene mostrato per due ore è pura e nuda cattiveria, un attacco all’uomo e all’umanità tutta, mettendone a nudo le debolezze e mostrando le peggiori nefandezze di cui sia capace.  

Un mosaico in cui le tessere non si uniscono, le storie dei personaggi dei vari romanzi di Bolaño non si integrano e non riescono a suscitare interesse oltre ciò che ogni storia singolarmente racconta. 

Purtroppo l’unica vittima sembrerebbe proprio la vena malinconica e romantica che permea gli scritti di Bolaño, non pervenuta o soffocata dalle violente crudeltà messe in scena. 

 

Articolo di Giuseppe Graziani e Gabriele Riccardi