GAZEBO PENGUINS TORNANO AL MONK PER LE PARCHE
il 24 aprile al Monk siamo stati invitati alla sesta edizione di Le Parche, la rassegna di musica suonata dal vivo curata da indiepanchine ed in collaborazione con Radio Kaos Italy
questa volta i ragazzi di indie ci propongono una line-up mega rock (molto apprezzata fr!!)
La line-up (molto cool:^)!!) è stata un incantevole viaggio per tutta la durata della serata: un susseguirsi di artisti in una sorta di climax di generi.
Dall’opening act di “Il Cairo” accompagnato dalla sua band dalle sonorità indie rock per poi passare al gruppo “Luca coi baffi” con un sound che va più sul alt-rock, siamo arrivati finalmente ai main artists: i Gazebo Penguins che con la loro energie post-hardcore (insomma tutta da pogare).
è stato davvero bello vedere – persone di diverse età e contesti unirsi.
Sotto il palco! non per niente scontata come cosa, visto che purtroppo molto spesso in questi tipi di eventi che riuniscono sia vecchie che nuove leve, si può quasi sentire una specie di gap generazionale che fa risultare tutto al finale un po’ weird e disagiante…
Ma in questo caso è capitato più volte di vedere tutti fomentati allo stesso modo durante le esibizioni, sia che si era giovincelli sia che sia stava un po’ più avanti con l’età.
parlando un po’ di più nello specifico delle varie esibizioni, inizierei dall’energia de Il Cairo sul palco!! progetto di Luca Zaliani, milanese classe 1997 con un suono davvero chill e spensierato, a tratti malinconico, in più con l’arrangiamento live della band si è creato veramente un bel mood, a tratti danzereccio, a tratti di stacco da tutto il resto.
passando poi per Lucacoibaffi, secondo artista ad esibirsi, si inizia un po’ a lasciare il territorio dell’indie andando verso sonorità più dure, ma a tratti anche scansonate;
lucacoibaffi (alias del progetto di Luca Casentini, cantautore della provincia Romana)
suonava, accompagnato dalla band, il suo nuovo EP uscito da poco più di un mese, “devo parlare con mio padre” (davvero un bel progetto, consiglio l’ascolto se vi piacciono quelle sonorità punkeggianti, molto alt rock).
è stata una piacevole sorpresa sentirlo live, visto che non lo conoscevo bene a livello di artista prima di questa serata.. mi è piaciuta molto la resa dei pezzi suonati live, alcuni più cupi e riflessivi, altri mega esplosivi ~
è anche questo un po’ il bello di La Parche!! magari vieni alla serata perché in lineup c’è uno dei tuoi artisti preferiti, ma molto spesso succede di scoprire nuovi artisti che potrebbero interessarci, proprio per via delle lineup sempre molto variegate e ricercate, che spesso rispecchiano in un modo molto efficace alcune nicchie del Panorama musicale italiano, nel caso di questa serata possiamo dire ottimo connubio tra l’indie e l’hardcore!! (assurdo..)
senza perderci troppo in chiacchiere,siamo arrivati al piatto forte della serata, con i Gazebo Penguins che suonavano il loro ultimo album in studio, “Quanto” ma portando anche tante delle canzoni preferite dai fan ormai appartenenti al passato.
ma facciamo qualche passo indietro per chi non conoscesse i Gazebo, ecco una mini bio:
I Gazebo Penguins sono un gruppo musicale italiano formatosi nel 2004 a Correggio. La band è composta da Gabriele Malavasi (chitarra e voce), Andrea Sologni (basso, voce e sintetizzatore), Pietro Cottafavi (batteria) ed altri collaboratori live in base alle varie serate. La loro musica è una miscela di irock, post-hardcore, emo-core, post-punk e alt rock, caratterizzata da testi profondi ed arrangiamenti tra il dolce ed il violento.
I Gazebo Penguins hanno pubblicato diversi album e EP e sono noti per le loro intense esibizioni dal vivo (ormai con più di 400 e passa live alla spalle, svolti nel corso degli anni!
una delle prime cose che abbiamo notato è la mega padronanza del palco, soprattutto quando partivano piccoli monologhi con il pubblico, che poi sfociavano nella canzone effettiva, con delle transazioni dalle tempistiche disumane, a volte anche molto subdole, che magari iniziano con un giro di chitarra per poi esplodere una manciata di secondi dopo.
veramente potenti c’è poco da dire!!
in più abbiamo pogato veramente un sacco, ma non di quei poghi un po’ deboli con gente poco convinta, invece mi sembra erano tutti stra infottati e veramente poco tranquilli!
L’ esibizione era caratterizzata da una forte carica emotiva e una grande energia sul palco.. La band poi come dicevo prima è molto nota per la resa live:
davvero un intensa presenza scenica ed un incredibile capacità nel coinvolgere il pubblico dal vivo!!. I membri della band dimostrano e trasudano grande abilità tecnica e passione per la musica, offrendo al pubblico un’esperienza davvero coinvolgente e memorabile per chi ha la fortuna di parteciparvi.
voglio fare una piccola menzione d’onore ad un loro brano, “è finito il caffè” forse il mio preferito della loro discografia.. sentirla per la prima volta live, cantata con così tanto furore e suonata in modo stra-hard.. una grande emozione c’è poco da dire.
per il resto questo Le Parche ha iniziato a concludersi nel chill verso mezzanotte (segnalo ottimo orario per chi deve ritornare con i mezzi rip, che becchi giuste giuste le ultime corse prima del notturno) bellissima scena vedere i membri della band vicino al banchetto del merch, intenti a firmare pile cd e vinili, tra foto con i fan mega gasati e noi di mkultra un po’ in ansia contemplando il vuoto li vicino.
vi chiederete, perché contemplando il vuoto? eravamo un po’ in ansia perché ci è stata data l’occasione di fare una mini intervista video dopo il concerto con uno dei gazebo, ovvero Capra (alias di Gabriele Malvasini) alla fine abbiamo aspettato un attimo vicino al Back che i vari membri fossero un minimo riposati dopo il concerto (cosa difficile viste le tempistiche) però alla fine dopo un po’ di attesa Capra ci è comparso un po dal nulla e luminescente, quasi un miraggio, vista anche la stanchezza.
davvero una persona molto alla mano, è stato mega gentile e paziente nei nostri confronti (anche perché era evidente quanto emanavamo amatorialità ed inesperienza io, la fra ed ale rip) gli abbiamo posto delle domande riguardo l’ultimo disco, della loro inifinita esperienza live e anche un accenno sulla scena attuale (ad una certa si parla di Ojne e Stegosauro, due gruppi più contemporanei, stra apprezzati tra le file di MKultra) ma non vi voglio dire troppi spoiler al riguardo, tanto tra pochi giorni vedrete l’intervista per intero sui canali di RADIO KAOS ITALY!! filmata in modo molto low budget
(a.k.a. “vintage”) ma veramente di cuore, ci è sembrato che capra abbia apprezzato le domande che gli abbiamo fatto, ed a noi ci basta questo!
direi che da Francesco ed il team di MKULTRA è tutto, ci si sente presto guys.
scritto da Francesco Massimi
con l’aiuto di Francesca Savoretti
Dir. Artistico Radio Kaos Italy