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Nel Malessere dei Mutonia

Come Matteo “ Prostin” De Prosperis dei Mutonia guarda al rock moderno, credi sia ancora un forte mezzo per esorcizzare il“ Malessere”?

Vedo il rock moderno perso in questo momento (e quale modo migliore di trovare una nuova strada se non perdendosi?), abbiamo la fortuna di avere molte rock band in Italia e tutte stanno lavorando sodo per emergere, per farsi ascoltare e se ci credono veramente, riusciranno. Ne abbiamo incontrate e collaborato con molte in 15 anni.
I metodi di fruizione della musica e le mode hanno cambiato molte cose negli ultimi anni ma non ci sarà mai niente al mondo che sostituirà un buon concerto di musica rock originale.
Per quanto riguarda l’esorcizzare il “Malèssere”, no, il “Malèssere” continua a prendersi cura di noi, ci sprona a dare di più e continua a lottare, è benzina per noi, per la nostra Fuckin’ Family. 2 mesi dopo l’uscita del disco infatti siamo tornati a scrivere nuova musica.

I Mutonia conversano con il Punk e ne contaminano i loro testi, il Punk è ancora una forma di espressione attuale?

Il punk è libertà di espressione, dire quello che si vuole, essere diretti, comunicare di pancia, questo ci hanno insegnato le band che professavano e professano ancora oggi questo “genere musicale”.
Il mio modo di scrivere è sincero, non scrivo quello che non penso, sarebbe una mancanza di rispetto nei miei confronti, della band e del pubblico che ci segue. Il Punk si, è una forma di espressione attuale, poi diciamo che alcuni artisti del nostro bel paese ne hanno indossato solamente gli abiti così da diventare i portavoce di un movimento, restando però poveri di contenuti.

Quanto peso ha la ricerca dei testi nella genesi dei vostri brani ? “Malessere” in che punto lo collochi in un ideale percorso di realizzazione artistica ?

Il peso di una vita dedicata alla band, al rock, a vivere una vita non semplice soprattutto quando le cose non vanno bene, con tutti gli ostacoli che ci si parano davanti e che a volte noi stessi creiamo. Una vita dannata.
I testi raccontano della mia vita, delle cose successe ad alcuni di noi, da profonde depressioni ad altissime fasi di felicità, eccessi.
Ogni album è importante, segna la fine di un percorso e l’inizio di un altro. Per noi MALÈSSERE ha un significato particolare perché è il quarto disco ma primo in italiano, con la collaborazione di Manuel Agnelli, Luca Vicini dei Subsonica, è qualcosa a cui teniamo molto.

 

Articolo di Michele Piramide