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Fabrique Du Cinéma: Intervista a Gemello x Radio Kaos.

Gemello ha un mondo dentro, che regala con generosità al suo pubblico ogni volta che sale su un palco e afferra un microfono. È un artista a 360 gradi che non si esprime solo attraverso la musica ma anche attraverso altre grandi passioni come quella per la pittura.

Con Storie Nel Mondo abbiamo avuto il piacere di farci una chiacchierata con lui e Nicholas Sagoni subito dopo il live sul palco dell’ultimo evento del Fabrique du Cinema a Testaccio Estate, che l’ha visto come protagonista della favolosa line up di cui abbiamo già parlato nel reportage della serata.

 

Stasera hai fatto un excursus artistico sul palco, partendo dal passato fino alle tue ultime produzioni. Come ti senti quando canti i primi pezzi del TruceKlan?

Il mio show è abbastanza evocativo rispetto ai pezzi del mio passato. Non riesco a portare sul palco solo cose nuove. Ad esempio alcuni pezzi non li avevo nemmeno messi in scaletta e dal pubblico mi hanno detto di fare Nostalgia II. Questa è una cosa figa, perché permette a chi ti guarda di conoscere anche produzioni più vecchie. Fabrique du Cinema poi è un evento che unisce la nuova e la vecchia generazione e tutto ciò mi fa sentire a mio agio. Anche ad esempio accontentare il pubblico con un brano richiesto mi fa piacere, perché io sono del pubblico.

 

In effetti si vede che ti diverti e che ti piace avere un contatto diretto con il pubblico. Tu sei venuto apposta da Madrid per il Fabrique, perché ormai ti sei trasferito. Com’è stare in Spagna? Pensi che la vita lì influenzerà anche un po’ la tua musica?

Di certo non farò un disco Reggaeton.

Non ci aspettiamo di certo quello! O almeno spero, senza nulla togliere al genere (ridiamo insieme).

In realtà non sono scappato in Spagna per cercare altre cose. Le cose belle che ho fatto nella vita sono sempre state decise un po’ all’ultimo e questo mi fa stare bene. Lavorerò, continuerò a fare quello che amo. Mi reputo fortunato perché faccio arte con i miei quadri e la mia musica, per cui se sto a Roma, in Spagna o a Ventotene, comunque produco le mie cose. Sicuramente la Spagna è uno di quei posti che mi ispirano a creare qualcosa di nuovo.

Quindi possiamo dire che sarà solo un’influenza positiva per la tua creatività?

È sicuramente un’influenza positiva, ma poi quando sei fuori casa subentra anche sempre un po’ di negatività perché pensi “quant’è bello questo posto nuovo, però mi manca tanto quello vecchio…ah però quello vecchio non è all’altezza” e quindi è tutto un po’ un ricredersi. La musica, alla fine, è una cosa figa perché ogni volta che scrivo una canzone per me è tipo pensare “ok, non riuscirò più a scrivere un’altra canzone. In questa ho dato tutto”. Quando mi metto a scrivere un pezzo e si chiude, per me è tipo un blessing, è assurdo perché ci sono tante emozioni contrastanti dietro.

Stasera sei accompagnato da Nicholas Sagoni.

Si, Nicholas lo conosco da tempo. È sempre stato un mio amico ed uno dei miei artisti preferiti perché lui è come me: musica, quadri e scultura e, quindi, averlo qui è un onore. Tra noi è tutto molto naturale, della serie “oh, vié a sonà con me” e lui ringrazia e viene. Le cose belle escono fuori sempre all’ultimo

E si fanno con persone che riconoscono che quelle cose sono belle.

Esatto! Però non è solo per il fatto che ho scelto lui perché è famiglia e amico. Nicholas è una persona che si adatta a tutto, ha super gusto, è super bravo e, per me, è un crossover fighissimo perché lui è Rap, è Techno, è Funky, è House. È un artista che stimo, a cui voglio un sacco bene, dai tempi di Fregene, un incontro Gipsy.

Nicholas, tu come ti senti?

Bene, mi sono divertito molto stasera.

Prima dell’intervista ci dicevi che tu ascolti molto il Rap.

Si, diciamo che io sono abituato ad ascoltare molto la musica Elettronica, il Jazz e altri generi, però ultimamente compro tanti dischi Rap e sono contento. Diciamo che fa bene all’anima.

Comunque è un bel crossover questa cosa che mi hai detto. Avete tante passioni in comune. Si vedeva anche da come vi guardavate durante il live. A volte tu non gli facevi nemmeno dei gesti e lui ti capiva. C’è connessione, no?

Nicholas è un grande scultore e pittore ed è come me. Fa le cose perché le ha sempre volute fare ed è molto geloso delle sue cose, proprio come me.

Possiamo dire che siete una cosa sola?

In verità no, però si.

Perché la vita è piena di contraddizioni come già ci dicevamo prima. Di cose contrapposte che suonano all’unisono. Tra l’altro, volevo ricordare un appuntamento, dato che tu sei un artista e lavori anche nel mondo dell’arte. Ci sarà una mostra, giusto? (a Nicholas)

Si esatto. Faccio una mostra delle mie ceramiche a Roma Diffusa che sarà il 28 settembre e l’opening sarà alle 16:00.

Ok, allora ci vedremo lì. Noi ci vedremo in Spagna, ci sarai? (a Gemello)

Certo che vengo! Si, ci sarò.

Allora ci sarà anche Gemello.

Vado a sentirmi questo artista che suona ora, è bravissimo, spacca. (riferendosi a Dario Rossi).

Grazie a tutti, ciao!

 

Intervista a cura di Laura Nasoni.