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La Sorella di Gesùcristo

Una giovane donna una mattina si alza e inizia un’inarrestabile marcia armata attraversando Erchie, piccolo nucleo urbano in provincia di Brindisi. Il percorso di Maria diventa a poco a poco il viaggio di un paese che si stringe intorno a lei. Maria sa che non può fermarsi, lei deve portare a termine il suo compito, non può lasciare andare. L’affronto da lei subito richiede un gesto forte, una vendetta, e tutto il paese ne è consapevole perché tutti lo sanno : Maria è stata violentata.

Dal 15 al 18 marzo, il Teatro Basilica di Roma è diventato Erchie e Oscar de Summa (armato di un distorsore vocale, una loop station e un microfono) è stato Maria, ma anche Teresa, Rosario, tutti i personaggi che nella vicenda della giovane sono stati alle volte aiutanti e accompagnatori, altre ostacoli e consiglieri di pace

Oscar de Summa trasforma la via crucis della protagonista in un percorso di catarsi universale. Non si può non rimanere affascinati dalla poetica della scrittura con cui l’autore e performer attraversa agilmente vari registri lessicali, permettendogli di far ridere, ma anche commuovere.

Alla fine della sua marcia Maria ha affrontato quello che doveva. Attraversando affetti, amici e conoscenti, il suo purgatorio è compiuto e non le resta che prendere l’ultima decisione. Nella Suspence generale degli ultimi minuti ci chiediamo se sia davvero importante conoscere il finale, perché la vendetta di Maria si è consumata nella catarsi del viaggio. 

 

Articolo di Gabriele RiccardiGiuseppe Graziani