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L’ Odio non muore mai

A quasi trent’anni di distanza dal suo debutto, il film ‘’L’odio’’ diretto dal regista Mathieu Kassovitz, è tornato nelle sale cinematografiche in via del tutto eccezionale il 13, 14 e 15 maggio 2024.

L’opera è ormai considerata un film di culto, ma cos’è stato a renderla tale?

Uno dei tanti motivi è la capacità del film di rimanere aderente alla realtà attuale. Questo ha consentito ad intere generazioni di appassionarsi, prolungando così la sua fama nel tempo. Le tematiche principali contenute nell’opera cinematografica ci toccano ancora da vicino. Continua a far riflettere l’aspra critica rivolta alla società che consapevole di stare scivolando sempre di più verso il baratro ignora volutamente la gravità della situazione.

Il degrado sociale del Banlieue viene  affrontato toccando il tema dell’abuso di potere da parte delle forze dell’ordine, la criminalità giovanile e lo stato di abbandono in cui versano le periferie parigine.

Tutto ciò contribuisce inevitabilmente ad alimentare un sentimento d’odio verso il sistema con il quale tre giovani ragazzi si confrontano, ognuno in maniera differente.

Vinz e suoi amici reagiscono al degrado e alla violenza con la forza della loro amicizia, che abbatte ogni differenza ideologica e culturale. Questo ci ricorda come le divergenze passano in secondo piano quando si proviene dalla stessa realtà sociale e che bisogna fare fronte comune contro le difficoltà della vita, soprattutto quando l’aiuto non proviene dallo stato o da chi dovrebbe tutelarci.

 

Articolo di Lavinia Sabelli


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