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La monogamia è in crisi?

Il modo in cui le persone vivono e stringono legami ha da sempre plasmato l’identità culturale di un determinato gruppo sociale. Ma cosa ha portato alla nascita e allo sviluppo della monogamia? E perché, nonostante la sua diffusione nella società occidentale, la monogamia sembra essere in crisi?  

La monogamia ha origine nelle prime società umane. È stata favorita da vari fattori, tra cui la necessità di garantire la stabilità familiare e sociale, l’organizzazione della proprietà e dell’eredità, nonché il controllo delle risorse. Questo modello ha offerto sicurezza emotiva ed economica, contribuendo alla crescita di legami profondi e duraturi tra i partner. Il matrimonio, nei secoli, ha assunto un alto e variegato contenuto semantico poiché ha da sempre rappresentato uno status per questioni sociali, economiche o religiose.  

Tuttavia, nelle società occidentali post-moderne, la monogamia sembra essere in crisi. Questo fenomeno può essere attribuito a diversi fattori: uno di questi è il cambiamento dei valori culturali e sociali, che ha portato a una maggiore accettazione di relazioni non tradizionali. La tecnologia e la globalizzazione hanno fornito un  grande boost al processo amplificando le opportunità di incontro e connessione, molti hanno scoperto di avere svariate “anime gemelle” e che forse è più interessante vivere d’istinti, instaurando varie relazioni senza troppe definizioni o categorizzazioni.

Al giorno d’oggi si inizia a diffondere l’idea di considerare la relazione monogama come chiusa ed arretrata, mentre, nelle società passate era vista come una pratica in grado di garantire equilibrio e stabilità, due termini  che “cozzano” con i valori della società liquida in cui viviamo. Si è sempre alla ricerca di nuove sensazioni ed esperienze, non c’è mai abbastanza spazio per nulla ma allo stesso tempo si ha sempre la sensazione che qualcosa manchi. Si vive con l’esigenza di stringere legami ma nel mentre le relazioni durature fanno spavento. Ben venga l’evoluzione culturale e il cambiamento ma c’è il rischio che, la relazione non tradizionale, passi da una visione positiva di arricchimento personale e apertura verso il prossimo ad una visione negativa deviata da un consumo esasperato di emozioni e novità lì dove mancano certezze.

Articolo a cura di Nicola di Rado